Nella sindrome del colon irritabile fondamentale è capire cosa lo irrita… Fondamentale è l’alimentazione, ma spesso questo non basta. L’obiettivo è quello di ripristinare la corretta fisiologia meccanica di tutto il tratto gastrointestinale tramite le manipolazioni viscerali. Perché quando non c’è una corretta mobilità non c’è una corretta attività di questi organi. L’intervento dell’osteopata esperto è fondamentale.
👉 E dal punto di vista emozionale?
Non c’è affermazione più vera di quella che l’intestino è il secondo cervello! Quando c’è un problema al colon c’è l’incapacità di rilasciare o di respingere un emozione
per cui chi è stitico tende a trattenere le emozioni, chi diarroico invece fa passare le emozioni velocemente.
Tutto cio’ dipende dalla tipologia del paziente, dal suo percorso, dal funzionamento del viscere.
Comunque entrano in gioco anche i neurotrasmettitori, gli ormoni, le sostanze biochimiche che
stimolano certe zone comportamentali
– DIARREA: rifiuto ed eliminazione rapida di una situazione o di un idea dove ci si sente prigioniera.
– STIPSI: collegato al trattenersi, troppo occupati, posticipo un bisogno, ricerca della perfezione perchè si ha paura di non essere amati, paura dell’abbandono.
– COLICHE: stress, tensioni eccessive.
– COLITE: perfezioni per paura del rifiuto o di non essere amato.
– DIVERTICOLITE: sentirsi schiacciati in una situazione senza uscita perchè si ha paura di reagire.
– EMORROIDI: sforzo di resistere ad una situazione inadeguata.
– RETTO: rappresenta il punto di arrivo.
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🔹 Riccardo Cecchetti Osteopata e Fisioterapista.
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