Non è raro che una manifestazione dolorosa riferita dal paziente al livello somatico abbia reale origine nella sfera viscero-organica, e che la manifestazione algica in corrispondenza della struttura muscolo-scheletrico-articolare non sia altro che una “proiezione nervosa riflessa” di quanto sta accadendo in un altro distretto (viscere/organo). Dunque il dolore riferito è un dolore vero o è la proiezione somatica di una problematica viscero-organica?? – Con dei riscontri palpatori, andremo a verificare se la causa del dolore riferito dal paziente (ad esempio un mal di schiena) sia di origine somatica (cioè riguardi la colonna vertebrale ed il comparto muscolo-legamentoso) o se possa essere di origine viscero-organica (in tal caso sarebbero i visceri a determinare la sintomatologia dolorosa percepita al livello della struttura).
La#fibromialgia, o sindrome fibromalgica, è una malattia reumatica che provoca l’aumento della tensione muscolare. In mezzo al dolore diffuso, provocato dalla fibromialgia, s’individuano dei punti specifici detti tender points, che sono i punti di maggiore tensione sul corpo e anche quelli dove sorge maggiore dolore. Oltre ai due sintomi principali, dolore e stanchezza, molte altre manifestazioni cliniche possono far parte del quadro della fibromialgia. 〰 L’osteopata si focalizza sul paziente, facendo attenzione ai principi di cura del paziente orientati alla salute e aggiunge il tocco osteopatico, cioè le mani sulla diagnosi e il trattamento per affrontare le disfunzioni meccaniche che impediscono il movimento normale in tutto il corpo.
E’ causa ed effetto di stress sia perché deriva da una vita stressata sia perché la disbiosi stessa è causa di stress per l’organismo. La conoscenza dello stato neurovegetativo del paziente è di fondamentale importanza per poter stabilire il funzionamento del sistema neuroendocrino e quindi stabilire come è meglio agire. – Da un punto di vista osteopatico quindi ci ritroviamo a fare i conti con alterazioni dello stato generale del paziente visto che le manifestazioni di disturbi viscerali si esprimono molto spesso con turbe scheletriche come lombalgie, sciatalgie, cervicalgie, gonalgie etc.. E’ altresì importante considerare come lo stress sia fattore principale di alterazione neurovegetative. L’elenco degli agenti stressanti è lungo: stress ambientali, da rumore, da inquinamento, farmaci, conservanti, agenti infettivi (virus e batteri), stress sociali e psichici… Intervenire osteopaticamente su un organismo in stato di alterazione dell’omeostasi significa intervenire anche sulla catena dello stress. In tal senso le manipolazioni viscerali terranno conto del trattamento delle ghiandole surrenali (fascia renale), del Pancreas, del Fegato, del Duodeno, del Tenue, di tutto il Colon, dello Stomaco, della fascia tiroidea e dell’Ipofisi. In fase successiva si valuterà la manipolazione di distretti scheletrici in disfunzione osteopatica, se ancora presenti.
Uno strumento clinico fondamentale per la Mia Valutazione. L’osteopatia e altri sistemi di medicina manuale hanno sviluppato una varietà di modelli per capire i meccanismi dei movimenti (corretti e scorretti) di tutti i sistemi corporei. – Perché ti sloghi spesso le caviglie? O come mai ti fanno sempre male le spalle? La nostra struttura ha alcuni punti deboli, su cui si ripercuotono i traumi, l’usura e le conseguenze di posture sbagliate. – L’obiettivo principale è l’individuazione del prioritario modello di riferimento ovvero, stabilire quale sfera, tra quella “biomeccanica”, quella “viscerale” o “cranica” risulta essere maggiormente coinvolta. Questo ascolto porta direttamente alla “lesione primaria”, cioè la zona dove c’è maggiore tensione in tutto il corpo. Quindi sarà il punto di partenza del nostro lavoro alla ricerca dell’equilibrio nel corpo.
– Il cervello e l’insieme dell’organismo devono comunicare tra loro. La minima informazione mette in moto tutto un sistema nervoso di comunicazione, che funziona come una rete di microcavi. Questi ultimi percorrono il nostro corpo e giungono a due centrali: il midollo spinale e il cervello. Se uniamo le estremità dei nostri nervi, otteniamo una lunghezza di 100.000 km, una cifra che illustra ancora una volta la complessità del corpo umano. Inoltre, a ogni nervo corrisponde un’arteria. Sono dunque 100.000 km di arterie che percorrono il nostro corpo. Una perfezione la cui origine ci sfugge e che ci incita a mostrare umiltà rispetto a questo dono eccezionale che ci ha fornito la natura. Come la rete elettrica nazionale ha bisogno di manutenzione anche il nostro corpo ha bisogno di un osteopata che si prenda cura di lui.
«I medici dovrebbero avvisare i loro pazienti che la lombalgia in genere migliora in modo Indipendente dalla cura»
✔ Hai spesso mal di schiena? ✔ Usi sempre i farmaci come primo intervento? ✔ Ti sei convinto di essere “malato” dopo una risonanza magnetica?
Le nuove linee guida per il trattamento della lombalgia (il mal di schiena) pubblicate su Annals of Internal Medicine e firmate dagli esperti dell’American College of Physicians (Acp) raccomandano come primo intervento per la cura del mal di schiena lombare acuto o subacuto le terapie NON farmacologiche tra cui massaggi, agopuntura o manipolazioni. E se un farmaco è proprio necessario, medici e pazienti dovrebbero ricorrere in prima battuta ai farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) o ai miorilassanti. Anche nella forma cronica la Acp raccomanda a medici e pazienti di preferire inizialmente la terapia non farmacologica con Esercizio Fisico, la Riabilitazione e le manipolazioni vertebrali.
Il messaggio da portare a Casa è quello di EVITARE sempre di ricorrere ai farmaci come primo intervento per il trattamento del mal di schiena e di farlo solo dopo (e seguendo determinate linee guida) aver provato il trattamento con terapia manuale, esercizio e approcci che tengano conto dei “vizi” dello stile di vita da correggere e modificare per risolvere il dolore lombare.
Aiuto i miei pazienti ad eliminare dolori alla colonna vertebrale, sono specializzato nella cura del mal di testa e mi occupo di osteopatia pediatrica. Svolgo la mia professione a Lecce e Nardò. L’obiettivo è il ripristino della corretta neurofisiologia tramite il trattamento manuale e il movimento, tutto ciò senza ricorrere a farmaci.